Gradirei una valanga di versi ora
Che si posasse come cuscino
Queste ore fioche abitate da sconosciuti
Distribuiscono dolci e caramelle e monete d’oro
E vacanze colorate e la licenza del sogno
Io gradirei una valanga di versi
lanciare una lancia nel suo dorso
far volare grafemi ventosi sul viso
e slabbrare amorevolmente
il tenero dell’acqua e delle voci
Osservare con la bocca pensante
a labbra congiunte
sporcarmi di occhi
fabbricare una distanza di versi
sullo scambio di variegati respiri
mi tengo fuori
raccolgo una rete di vuoti con pochi pesci
mi chiederanno dove sono finita
cosa faccio sul mio grembo
Mi tengo fuori con pochi versi
efelide spersa.
25-6-19