I confini da me hanno profili di madri con le pance germoglianti
Si aggirano tra i fiumi che scorrono nella mente
le acque lambiscono rive che non conoscono
e le smangiano lente deviando letto
Qui camminiamo sotto i filari dei pioppi e saltiamo i fossi con le lepri
Le montagne spesso si avvicinano per specchiarsi nei giardini
Nessuno ruba terre
Alcune volpi rubano il cappello ai cacciatori
Alcune notti io ti regalo il mondo pieno di sapori
le stalle da lontano emanano odori fini
tutto va in lungo e in largo senza confini
Nelle vecchie case dimorano animali topi e uomini
E le edere imbottiscono le pareti per il sonno
che sia verde come i pascoli che scavalcano gli occhi
poi è vero che la misura del mio piede sulla neve
segna un circondario come fosse mio
ma il disgelo riapre i ponti e i porti
e canto a te moltitudine
che hai tanti paesi e tanti nomi
trapunti di secoli e d’aratri
come fossi un firmamento.
16-8-20
orme di poesia a segnare percorsi d’idee e sensazioni che arrivano al cuore…
Buona giornata 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie per i tuoi generosi commenti Maxi e buona giornata
"Mi piace"Piace a 1 persona
sì, a volte basta vedere e sentire, bellissimo il finale
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie Flavio!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Mi piace moltissimo la parte finale!! Bella
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie Matilde, sempre cara!
"Mi piace""Mi piace"