Per prima l’erba nuova
fitta fitta
Hai visto che erba?
Due piovute come una volta
E tutto si rinnova
.
Poi la nebbia, fitta fitta
Che è andata su come un’asma
Poi anche il sole
.
un ansimo leggero
Su e giù
qualcosa che resta nel respiro
anche quando dormi
qualcosa da espellere
ma ormai è troppo dentro
far parte
della carne
è un tutt’uno
come dire: io sono questa
e grava sulle palpebre come la nebbia
.
come non si può sempre
essere diversa
e stare appiccicata al secolo
con i ciondoli della betulla
***
15-3-23
Il secolo si mescola
Ritorna come fanghiglia innovatrice
I ciondoli alla betulla
Ti riempiono gli occhi
E sternutisci come da giovane
.
Girando intorno alla casa con l’acqua piovana
I fiori, dico, i vasi
Si sfaccettano le ombre
Il fresco e il caldo in agguato
il fresco e il caldo a turno negli occhi
Ritorno vecchia
E gli anni sulla patente sempre pronta a scadere
.
Mi volto, sai ogni tanto
Oso guardarti in faccia
Oso rivedermi nel letto
Come ti sembravo succosa
Invece ero sempre io
Ancora qui con i palpiti più freschi e frequenti
Ma voglio togliermi da lì
Tu cerchi di rivivere con la mia giovinezza
Fiorita
nei pensieri
Mi rubi quello che deve restarmi dentro e vivo
Rubi a me
La spensieratezza
È così forse per gli uomini?
Loro sì, anche loro
tremano alla vecchiaia.
16-3-23
poca pioggia, la terra ha sete e spesso sembrano davvero che cadano solo poche gocce dentro un bicchiere, per ora dobbiamo solo sperare. Belli i tuoi versi, ricchi nella loro profonda intimità.
Un caro abbraccio, buona giornata…🤗🤗😊👍👍😉
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grazie e buona giornata a te!
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