Che cenare quando hai voglia
col tempo sopra e sotto e davanti
che ti guarda come una
venuta da lontano, vagabonda
che mangia seduta sulla sedia a gambe aperte
con l’anguria che sbrodola sul cemento
guardavamo ma non c’era tenerezza
smanie sepolte, occhi come formiche
La vestaglia vecchia
Nessuno vede, tutta la libertà
Di quando si è sole
L’umore rintanato nei gomiti non urla
.
Non guardarmi così che faccio spavento
Neanche mia nonna, neanche la bruttezza del lavoro
.
Sei armata di un grugno scomposto, guardati!
La gentilezza scappata dietro le persiane
Si avvicina alla terra, si piega materia e materia
Lasciala stare, indurisci gli occhi
Che stai a pensare
.
Fai dura la parola
Mettile un mattone in bocca
.
E fa che esca tutta la terra che hai attraversato
E racconta la verità senza belletto
.
Oh merda! Quanto è dura questa corteccia!
2-8-22
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